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Definizione di Crimine Informatico

Un crimine informatico è un fenomeno criminale caratterizzato dall’abuso della tecnologia informatica, sia hardware che software, per la commissione di uno o più crimini. Questo articolo esplorerà la definizione, le tipologie e l’evoluzione normativa dei crimini informatici, con particolare riferimento alla legge n. 547/1993.

Caratteristiche dei Crimini Informatici

Ampiezza della Casistica e Tipologia

I crimini informatici comprendono una vasta gamma di attività illecite. Alcuni di questi crimini sono finalizzati allo sfruttamento commerciale della rete internet, mentre altri mirano a compromettere i sistemi informativi di sicurezza nazionale di uno Stato. L’elemento comune di questi crimini è l’uso di dispositivi elettronici.

Evoluzione Normativa

Spesso si pensa che i reati informatici siano un fenomeno recente e quindi recentemente disciplinato. Tuttavia, la principale legge italiana sui crimini informatici è la legge n. 547 del 1993, una normativa che ha più di 23 anni e che, nonostante le modifiche, presenta ancora alcuni contenuti fumosi.

La Legge n. 547/1993

Contenuti e Modifiche

La legge n. 547/1993 ha introdotto alcune disposizioni volte a incriminare i reati informatici. Alcune di queste disposizioni sono state modificate in seguito alla ratifica italiana della Convenzione di Budapest sul Cybercrime (23 novembre 2001) attraverso la legge n. 48/2008. Queste modifiche hanno cercato di aggiornare e chiarire alcuni aspetti della normativa originale.

Definizione di Cybercrimes

I reati informatici sono convenzionalmente denominati cybercrimes poiché presentano come elemento comune l’uso di dispositivi elettronici. L’influenza della tecnologia dell’informazione sulla commissione e percezione dell’illecito non è facilmente spiegabile attraverso i canoni tradizionali delle scienze criminologiche.

Tipologie di Cybercrimes

Computer Fraud e Computer Abused

Parte della dottrina distingue tra computer fraud e computer abused. Le computer fraud comprendono tutti i comportamenti manipolativi con scopi fraudolenti, mentre le computer abused includono tutte le condotte che prevedono usi impropri delle tecnologie al fine di ottenere vantaggi.

Crimini Informatici Propriamente Detti e Eventualmente Informatici

Un’altra suddivisione classifica i crimini informatici in crimini propriamente informatici ed eventualmente informatici, basandosi sull’essenzialità del ruolo del dispositivo nella condotta. I reati propriamente informatici non sussistono in assenza di strumenti informatici o telematici, mentre i reati informatici in senso lato possono essere consumati anche al di fuori dello spazio cibernetico.

Approccio Casistico

Superamento dei Confini Spazio-Temporali

I crimini informatici hanno in comune il superamento dei confini spazio-temporali, rendendo necessario un approccio casistico piuttosto che una distinzione per macrocategorie. Questo approccio permette di comprendere meglio le diverse tipologie di condotte illecite e di affrontare le sfide poste dalla loro eterogeneità.

Conclusione

La definizione e classificazione dei crimini informatici sono complesse e in continua evoluzione. Sebbene la legge n. 547/1993 rappresenti un punto di partenza fondamentale, le modifiche successive e l’approccio casistico sono essenziali per affrontare la vastità e la complessità del fenomeno dei cybercrimes.

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